ninfa today

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Ninfa oggi

Specific features

Descrizione generale

Come progetto storico, culturale e ambientale, Ninfa è forse unica tra i patrimoni familiari italiani.

Il giardino si trova nel sito storico di otto ettari della città vecchia, delimitato dalla cinta muraria difensiva del XII secolo, e non ha una struttura formale. L’effetto generale è quello di una straordinaria bellezza fatta di spontaneità, di richiamo ai sensi e di spiritualità. Ninfa è argomento di molti libri e articoli e ha ispirato diverse poesie – chi la vede per la prima volta è quasi travolto dalla sensazione iniziale, difficile da descrivere.
1. Chiesa di Santa Maria Maggiore – 2. Chiesa di San Giovanni – 3. Le cascate d’acqua – 4. Viale del Ponte – 5. Piazzale della Gloria – 6. Ponte del Macello – 7. Ponte Romano – 8. La foresta di Bamboo – 9. Fiume Ninfa – 10. Piazza del Municipio

from nature to historic buildings

Caratteristiche specifiche

Piante ed Eco-Sistema

Ninfa possiede oltre 1300 piante catalogate, provenienti da tutto il mondo. Si segue tuttora una piantumazione semplice e senza artifici tecnici, secondo la tradizione esemplare stabilita da Lelia Caetani Howard, ultima proprietaria della famiglia. Piante e alberi hanno per lo più prosperato nelle stagioni contrastanti di Ninfa, anche se viviamo oggi un momento di riconsiderazione, viste le minacce poste dal cambiamento climatico ed dall’estremizzazione meteorologica e il loro impatto sul fragile ecosistema di Ninfa. Le magnolie e i ciliegi giapponesi sono i principali protagonisti del giardino nei mesi di marzo e aprile, seguiti dalle prime rose rampicanti, alcune delle quali furono piantate dalla duchessa Ada negli anni Venti. I cespugli di due varietà di rose, “Mutabilis” e Rosa roxburghii f. roxburghii, sono presenti dappertutto e fanno da elemento unificatore. Le foglie di molti alberi, tra cui faggi, betulle e Liquidambar styraciflua, si colorano di tinte vivaci in autunno.

Il Lago

Il lago artificiale, costruito secoli fa per raccogliere l’abbondante acqua sorgiva di Ninfa per il consumo umano e l’irrigazione delle tenute, è stato sottoposto a un restauro significativo negli ultimi 20 anni. Oltre ad alimentare il fiume (originariamente noto come Ninfeo), ben fornito di trote fario, le sue acque sono convogliate in un sistema di irrigazione sotterraneo automatizzato che raggiunge quasi tutti gli angoli del giardino.

Arboreto

Il nucleo originario dell’arboreto, situato ai margini occidentali dell’antica città medievale, è stato piantato da Lelia Caetani e risale al 1970. Nel breve periodo precedente alla sua morte, Lelia introdusse e sperimentò una varietà di alberi che avevano colpito la sua immaginazione. Molte delle specie originarie sono ancora presenti, alcune maestose e degne di nota, come Quercus phellos, Liquidambar formosiana, Nyssa silvestris, un bel gruppo di Taxodium distichum, Metasequoia glyptostroboides e Acer velutinum vanvolxemii. A partire dal 1980 l’arboreto è stato notevolmente ampliato.

Il Giardino Roccioso

Lelia Caetani ha sviluppato il giardino roccioso come suo giardino personale, piantato e curato solo da lei. Si trova su un tratto delle mura difensive da cui secoli fa furono saccheggiate le pietre più fini. Qui, sui ruderi rimasti, piantò e curò piccoli arbusti, bulbi, piante annuali ed erbacee a imitazione di un giardino roccioso all’inglese, ma interamente composto da piante che prosperavano nel clima mediterraneo ‒ tra cui melograni nani, lavanda, elicriso, erigeroni e una schiera di escolzie.

L'Hortus Conclusus

Questo giardino murato del XVII secolo confina con il castello di Ninfa. Al suo interno si trovano due stagni, dove vivono oggi cigni e germani reali, e una fontana e un quadrante solare. Il giardino ospita molte varietà di agrumi e due alberi di avocado.

Edifici storici

All’interno delle mura storiche di Ninfa si trovano sette chiese, edifici comunali, un convento, un castello, abitazioni e due antichi ponti di pietra, uno ritenuto di epoca romana, l’altro medievale. Rimangono molti tratti delle mura fortificate originarie, tra cui i resti di 14 torri. In S. Maria Maggiore, la più importante delle chiese di Ninfa, sono ancora visibili tracce degli affreschi originali. La maggior parte degli affreschi sono stati staccati dalle mura e sono conservati nel Castello Caetani di Sermoneta.

Parco Pantanello

Nel 2000 Ninfa è stata dichiarata Monumento Naturale dal governo regionale. Ne fa parte l’adiacente Parco Pantanello, un progetto di 100 ettari sviluppato dalla Fondazione alla fine degli anni Novanta per ricreare le condizioni che esistevano nelle campagne circostanti prima della bonifica delle paludi pontine negli anni Trenta. Con i suoi sette laghi, postazioni di osservazione, passerelle sopraelevate e molti ettari di bosco e di habitat eccezionali, il parco pullula di uccelli migratori e ospita flora e fauna di ogni tipo. Come il giardino, anche il parco di Pantanello è aperto stagionalmente al pubblico.
The Gallery House, Picketts Lane, Horney Common,
Uckfield, East Sussex TN22 3EG, Regno Unito

Tel: +44 (0) 1825 712994

Email: info@friendsofninfa.co.uk

Tel: +44 (0) 1825 712994

Email: info@friendsofninfa.co.uk

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